Radon, sono 1500 le vittime italiane che ogni anno vengono colpite.
Il nome precedente del Radon è Niton , si tratta di un elemento chimico che nella tavola periodica degli elementi è denominato con il simbolo Rn ed ha un numero atomico di 86. Si tratta di un gas presente su tutta la crosta terrestre, radioattivo e molto pericoloso per la salute se respirato in elevate quantità o per lunghi periodi di esposizione.
Ora che abbiamo dei riferimenti per farti capire di cosa stiamo parlando, possiamo presentare questo elemento nel dettaglio, dandoti maggiori informazioni sulla sua scoperta, composizione e causa di tossicità per l’essere umano.
Il radon viene scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie. Questo è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento della radio (con esplosione di un nucleo di elio), generato a sua volta dal decadimento dell’uranio. Per le sue caratteristiche, il radon è, quindi, un gas molto pesante e pericoloso per la salute umana se inalato e il suo accumulo all’interno delle abitazione è una delle principali cause di tumore ai polmoni. L’ OMS stima che ogni anno in Europa muoiono oltre 7.000 persone, di cui oltre 1.500 solo in Italia.
Arrivati a questo punto sorge spontaneo chiedersi da dove viene e come si diffonde con così tanta capillarità, soprattutto nelle abitazioni.
3 sono i fattori principali che contribuiscono alla sua diffusione:
Il suolo
Il radon prodotto dal suolo è in grado di diffondersi fino ad arrivare in superficie. Un terreno ghiaioso o ricco di fessurazioni consente al gas di muoversi con facilità attraverso i suoi strati rocciosi. Gli strati argillosi ricchi di acqua, invece, presentano una certa resistenza al suo passaggio. Una delle cause principali, per la quale aria ricca di radon affluisce dal suolo verso l’interno degli edifici, è la depressione che si viene a creare tra i locali ed il suolo, in conseguenza della differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’edificio.
I materiali di costruzione
I materiali da costruzione solitamente rappresentano una fonte di radon indoor di secondaria importanza rispetto al suolo; tuttavia in alcuni casi possono essere la causa principale. Alcune rocce come graniti, porfidi, spesso usati in edilizia e alcuni materiali da costruzione, come il tufo e la pozzolana, possono contenere un tenore di uranio, progenitore del radon.
L’acqua
Il Radon può essere trasportato all’interno dei locali anche attraverso gli impianti igienico sanitari in quanto si “lega” facilmente all’acqua
Parliamo di abitazioni, ma anche i luoghi di lavoro possono essere ricchi si radon nell’aria all’interno degli edifici. Per tal motivo, le normative si stanno evolvendo anche per gli ambienti lavorativi, tanto che i datori di lavoro sono obbligati ad effettuare dei monitoraggi periodici per prevenire, rilevare e/o ricercare soluzioni.
Prevenire per assicurarsi di non correre il rischio di inalare quantità eccessive di Radon.
Rilevare per monitorare l’ambientale e per scoprire la presenza del Radon nel luogo in cui si vive.
Ricercare soluzioni poichè se si rilevano valori eccessivi di Radon, è necessario attuare delle misure correttive.